da € 1385.00 per persona
Partenze ogni sabato da Chiang Mai (eccetto dal 22/03 al 17/05 inclusi e il 09/08)
- possibilità di partenze da Chiang Rai il giovedì.
PASTI: 8 colazioni, 7 pranzi, 2 cene
Arrivo a Chiang Mai. Accoglienza del nostro staff locale e trasferimento in hotel all’interno del "Quadrilatero" circondato da mura e canali che delimitano la città antica, all’interno della quale ben 119 templi Buddhisti sono ubicati e che facevano della Chiang Mai che fu un centro religioso Theravada di primaria importanza in Asia. Chiang Mai fu per secoli la capitale di Lanna, un piccolo regno indipendente oggi corrispondente alla Thailandia del Nord.
Nelle ore pomeridiane e serali del sabato la città antica si ravviva grazie ai mercati che trovano posto al suo interno durante i weekend. Qui è possibile anche assaggiare lo street food (non incluso).
Giornata libera. Pasti liberi e pernottamento.
Colazione in hotel.
08:30 circa. Partenza per le visite. Oggi si esplora la città di Chiang Mai attraverso due introspettivi walking tours. Gli spostamenti tra l’hotel e le aree visitate avverranno a bordo dei locali “Rot Daeng” (letteralmente, i “veicoli rossi”), piccoli camioncini adibiti al trasporto pubblico.
Si parte dalla sponda esterna del fiume Ping raggiungendo un’area che nel periodo coloniale vide l’insediamento di molti commercianti occidentali e di vari paesi asiatici dediti all’esportazione dei celebri prodotti artigianali di Chiang Mai. Questo quartiere è oggi abitato dalla cosiddetta “Ket Community”, un crogiuolo di etnie, mentre l’architettura mostra ancora alcune residenze dell’epoca edificate in stili ibridi. Qui si trova anche il Wat Ket Karam, uno dei templi più antichi di Chiang Mai, che offre al visitatore alcune soluzioni architettoniche di grande pregio. Tra queste uno stupendo tetto dorato edificato su ben cinque livelli sovrapposti.
Si attraversa quindi a piedi il Chansom Memorial Bridge fino a giungere al Warorot, il mercato tradizionale più grande e conosciuto di Chiang Mai. Qui si trova ogni bene in vendita. Noto e pittoresco il reparto dedicato al commercio dei fiori! Su richiesta e tempo permettendo qui si può anche partecipare ad una breve dimostrazione di composizione delle tradizionali ghirlande di fiori che rappresentano uno degli aspetti culturali più tipici del paese. Ma una delle strade del mercato di Warorot è anche ricca di venditori di oggetti artigianali provenienti dalle tribù delle montagne. Sono gli stessi artigiani dei villaggi tribali che producono e vendono i loro prodotti al mercato. Gli acquirenti sono in prevalenza tribali a loro volta.
Il grande mercato di Warorot confina con l’antico complesso templare del Wat Saen Fang che sarà attraversato fino a raggiungere la Tapae Road, la grande arteria che taglia la città di Chiang Mai da Est a Ovest e conduce alla celebre Pratu Tapae, la porta Est dell’antico nucleo storico che sarà raggiunto ancora a bordo dei ‘Rot Daeng’.
Pranzo presso una trattoria tipica del centro con piatti a base della cucina Lanna del Nord ed a seguire visita a piedi della città antica.
Si partirà dal Wat Phantao, tempio risalente al XIV secolo e tra i più begli edifici religiosi costruiti in legno della città. Il ‘Wiharn’ infatti (il luogo di preghiera dei fedeli) è interamente costruito in pregiato legno di teak sapientemente scolpito.
A breve distanza dal tempio si trova il Lanna Architecture Center. Il museo, dislocato all’interno di un edificio antico di superba bellezza, mostra l’evoluzione degli stili costruttivi Lanna nel corso dei secoli.
Si prosegue quindi per la piazza dislocata nel cuore del centro storico dove vengono rievocati la fondazione della città ed i suoi aspetti culturali più caratteristici. Al centro della piazza si trova un monumento commemorativo dedicato ai tre re fondatori della città. Di fronte ad esso si trova, all’interno di un edificio edificato in stile coloniale, il Lanna Folklife Museum che offre una panoramica degli usi e costumi delle genti del Nord. Sulla piazza si affaccia anche il tempio più antico e forse più affasciante dei 119 luoghi di culto racchiusi tra le antiche mura. Si tratta del Wat Inthakhin Sadue Muang, un piccolo e grazioso gioiello dove venne originariamente custodita la pietra di fondazione della città. Sull’angolo nord-ovest della piazza si trova invece il complesso del Chuan Chom, non lontano dal palazzo che nel XIX secolo assunse la funzione di carcere femminile della città. Si è conservata fino ad oggi la tradizione che diverse ex-detenute trovassero impiego in questo complesso come massaggiatrici. Il complesso è anche dotato di bar e ristorante. A richiesta e a seconda della disponibilità da verificare al momento, I partecipanti potranno provare il massaggio delle ex-detenute (massaggio ed eventuali consumazioni facoltative e non incluse nella quota del tour).
Rientro in hotel al termine del walking tour.
Cena libera. Pernottamento.
Colazione e check out.
07:30 circa. Si lascia Chiang Mai per dirigersi verso le montagne a nord della città. Immerso in un esotico paesaggio montano si trova uno dei rarissimi centri approvati dalle associazioni animaliste dove poter entrare a contatto con gli elefanti. I canoni per il rispetto di questi giganti prevedono che gli avventori possano avvicinarsi a loro, seguirli nella jungla e studiare le loro abitudini alimentari e le loro tecniche di sopravvivenza nell’habitat naturale. Non è invece contemplato il contatto fisico con l’animale, il feeding, o l’entrare a stretto contatto con loro durante il bathing. Si trascorre al centro l’intera mattinata. Esperte guide locali conducono i visitatori nella jungla seguendo gli elefanti da debita distanza ed impartiscono spiegazioni dettagliate sui loro stili di vita.
Pranzo al centro e nel pomeriggio si prosegue ancora verso nord fino a giungere nella grande vallata alle pendici del Doi Luang Chiang Dao, la terza montagna più alta della Thailandia e dalla forma inconfondibile. Il possente massiccio si eleva infatti dalla vallata, a 500 mt sul livello del mare, salendo verticalmente a formare enormi pareti che terminano in una serie di picchi a cuspide i più alti dei quali sfiorano i 2200 metri.
Le pendici di questo colosso naturale sono punteggiate da villaggi tribali abitati da genti di varie etnie. Negli ultimi due secoli le montagne del Nord della Thailandia hanno costituito la destinazione finale delle migrazioni di vari popoli dalle diverse origini. Etnie delle montagne quali Karen, Palaung, Thai Yai, Akha, Lisu, Hmong e Lahu sono giunte fino a qui dalla Birmania, dallo Yunnan o dall’Himalaya.
Il pomeriggio viene trascorso esplorando alcuni di questi villaggi. Di particolare interesse le comunità Palaung che avendo seguito una cultura di isolamento hanno conservato meglio di altre le proprie identità peculiari. I Lisu sono invece un popolo fiero ed altresì ospitale. Gli Akha sono tra le comunità più predisposte al commercio ed al contatto con l’esterno. I loro abiti tradizionali sono tra i più ricchi ed appariscenti. **
Sistemazione in hotel dislocato nel centro della cittadina.
Cena e serata libere. Pernottamento.
** alcuni di questi villaggi sono raggiungibili percorrendo strade dissestate di montagna che potrebbero risultare inagibili nella stagione delle piogge. Non è quindi possibile stilare a priori un elenco esatto dei villaggi che verranno visitati durante la giornata.
Colazione e check-out.
Oggi è la giornata della solidarietà a contatto con le genti locali.
Presto al mattino partenza per recarsi al mercato di Chiang Dao, punto di riferimento per gli abitanti dei villaggi tribali circostanti. Nelle prime ore del mattino le vie del mercato si colorano del giallo e verde intensi dei costumi delle donne Palaung ai quali fanno da contrasto il nero dei Hmong, il blu scuro dei costumi Akha ed il viola delle donne Lisu. I mercati si attivano prima dell’alba al fine di servire i compratori prima che si rechino al lavoro nei campi. Dai villaggi i venditori scendono a piazzare i loro prodotti agricoli per monetizzare gli importi occorrenti per acquistare a loro volta i beni che non producono in proprio. È questo un sistema di scambio più elaborato del baratto e che non vincola le comunità montane ad un’economia di sussistenza.
Noi qui faremo grandi provviste di carni, verdure e varie spezie, quante ne bastano per sfamare le 120 piccole bocche che animano una scuola-orfanotrofio sperduta in un angolo remoto del massiccio ed incastonata tra alte vette sommerse dalla jungla più fitta. È una scuola molto povera e che riceve poche sovvenzioni dalle amministrazioni pubbliche. Raccoglie in maggior parte gli orfani o i figli delle famiglie più povere dei vicini villaggi tribali ed include l’asilo, le elementari e le scuole secondarie.
Il refettorio è composto da una rudimentale costruzione con muri in cemento alti poco meno di un metro che sorreggono grate in ferro che giungono fino al tetto in lamiera ed è comunicante con la cucina dove un’unica, paziente e volonterosa cuoca prepara per i bambini cibi poveri e semplici, prevalentemente a base di vegetali. Con le nostre provviste, oggi alla scuola sarà giornata di gran festa. I partecipanti si potranno dividere i compiti per aiutare la cuoca. Alcuni taglieranno le verdure e le spezie, altri le carni ed altri ancora aiuteranno ai fuochi.
I bambini dell’asilo e della prima elementare sono i primi a mangiare. Il loro turno è alle 11:00. Prima di entrare nel refettorio si muniscono di un grande piatto di ferro multi-portata diviso in vari scomparti e si dispongono in fila indiana, in rispettoso silenzio. Le tavolate hanno lunghe panche su ognuna delle quali trovano posto sei bambini su ogni lato.
Se lo desiderano, i partecipanti potranno mangiare assieme ai bambini (in alternativa è possibile pranzare presso un locale homestay posto in posizione panoramica sui dirupi del Monte Chiang Dao).
Il pomeriggio sarà dedicato alla visita delle Grotte Chiang Dao note per la ricchezza e bellezza di gigantesche stalattiti. Le grotte celano anche luoghi di culto centenari.
Ultimo trasferimento di giornata in direzione di Thaton, un remoto distretto nel profondo nord del paese e luogo di intensi scambi culturali grazie alla prossimità alla Birmania. Thaton corre infatti lungo la linea di confine tra i due paesi, qui geograficamente collegati tra loro attraverso le acque del fiume Maekok che scende dalla Birmania solcando strette vallate tra le montagne fino a giungere a Thaton e alla Thailandia.
Sistemazione in informale resort posto in prossimità del piccolo centro abitato.
Cena libera, serata libera. Pernottamento.
Colazione e check out.
07:45 circa. Partenza per le visite di giornata.
Le montagne che dividono Thailandia e Birmania saranno le protagoniste della giornata.
Nella prima mattinata si risale il fiume Maekok a bordo di una “long tail boat”, strette imbarcazioni in legno a motore capaci di sfrecciare ad alta velocità anche con basse profondità, fino a raggiungere il punto di confine tra i due paesi.
A seguire si salirà sulle montagne proseguendo in direzione nord-est e costeggiando il confine. Oltre alle popolazioni tribali, oggi si incontrano anche i protagonisti dell’ultima grande migrazione verso queste terre che risale alla metà del XX secolo: i cinesi nazionalisti seguaci di Chiang Kai-shek fuggiti dalla Cina in seguito alla vittoria di Mao. Migrando, hanno portato tra queste montagne la tradizione del tè. Vari popoli tribali hanno invece più recentemente convertito precedenti coltivazioni di oppio in caffè, trasformando la Thailandia in uno dei maggiori esportatori di arabica al mondo.
La montagna del Mae Salong è famosa per il tè cinese. Le coltivazioni sono in prevalenza della qualità Oulong, a pianta bassa, ma occasionalmente si possono incontrare anche le secolari piante di Assam ad alto fusto. Saliti in quota, si potranno ammirare i filari che si allungano sulle pendici della montagna a perdita d’occhio creando un effetto visivo di forte effetto.
Presso i villaggi Akha abbarbicati sulle ripide pendici del monte Chang Mup si troverà invece il caffè, per il quale si dovrà salire oltre i 1400mt di altitudine. Qui un erto percorso corre sopra il confine. Postazioni di avvistamento un tempo utilizzate dall’esercito thailandese possono oggi essere utilizzate dai turisti per ammirare gli splendidi paesaggi che si aprono sul versante birmano del confine.
Pranzo in un informale ristorante locale sul monte Mae Salong.
Al termine delle visite si scenderà verso valle fino ad incontrare una zona collinare ai piedi delle grandi montagne. Qui si trova l’Ahsa Farmstay, un podere gestito da etnie Akha e Thai Yai. Sistemazione nelle camere.
In serata, cena a base di street food in compagnia della guida presso il mercato del piccolo centro montano di Mae Salong Nai.
Pernottamento.
08:00 circa. Colazione tribale al farmstay a base di ‘mattoncini di sticky rice’ e uova nella foglia di banano grigliati, oltre a varie altre prelibatezze locali.
A seguire, visita del podere. Tra le coltivazioni tropicali dell’Ahsa si distingue l’albero del caucciù. Il fattore ci mostrerà come estrarre la gomma naturale dalla corteccia. A seguire, apprendimento delle tecniche di semina o raccolta del riso a seconda della stagione (abbigliamento consono fornito in loco). Si potrà poi provare la sauna che i locali praticano all’interno di gabbie per galli da combattimento convertiti per l’occasione!
Pranzo in ampli padiglioni che sovrastano i campi di riso.
Nelle prime ore del pomeriggio a scelta dei partecipanti relax oppure si potrà percorrere un percorso nella jungla che conduce fino ad un villaggio tribale Akha.
Si tornerà quindi al vicino mercato per acquistare gli ingredienti per la cena a base di pietanze tribali Akha che verrà preparata assieme agli ospiti del podere. Questa informale cooking class sarà l’occasione per apprendere la sapienza locale nel preparare piatti speziati e deliziosi.
Cena a base delle pietanze preparate e secondo pernottamento al farmstay.
Colazione e check-out.
08:00 circa. Partenza per le visite di giornata
In mattinata si raggiunge il Triangolo d’Oro, il punto geografico posto lungo le acque del fiume Mekong dove la Thailandia incontra il Laos e la Birmania; noto fin dai tempi in cui i sopracitati scambi commerciali erano legati all’oppio. Si visiterà il locale museo che ripercorre la storia della coltivazione del papavero e della produzione dell’oppio. Il punto d’incontro dei fiumi sarà ammirato dalla sommità della collina che ospita l’antico luogo di culto oggi noto come Phrathat Doi Pu Khao.
Da qui si costeggia quindi il grande Mekong in direzione Est. Alla propria sinistra si potranno ammirare panoramiche sulle montagne laotiane.
La cittadina fluviale di Chiang Saen fu nell’antichità la prima capitale del regno Lanna del nord. Qui oggi si possono ammirare alcune rovine dell’epoca. Il Wat Phrathat Chedi Luang era un tempio Hinayana con una colossale piramide peculiarmente a base ottagonale. A Chiang Saen si trova anche uno dei più grandi e ricchi mercati permanenti della regione.
Si giunge quindi ad un villaggio di etnia Thai Leu dove le donne anziane ancora sono dedite all’antica e tradizionale arte della tessitura, che praticano con grandi e rudimentali telai in legno. Il ricamo Thai-Leu è considerato uno dei più pregiati nonché’ uno dei più difficili da realizzare, richiedendo un tempo di tessitura molto prolungato. La maggioranza delle donne lavora indipendentemente nelle proprie case ma per le più povere e bisognose, una sorta di consorzio locale mette a loro disposizione i telai appartenenti alla comunità e che si trovano nel locale centro di tessitura. Qui con un po’ di fortuna se ne potranno ammirare in folto numero contemporaneamente al lavoro. Per le loro produzioni, le donne Thai-Leu coltivano in proprio il cotone necessario! Le piantagioni sono dislocate dietro al villaggio ed il cotone viene raccolto nel mese di novembre.
Pranzo in ristorante locale.
Nel pomeriggio si rientra verso la città di Chiang Rai effettuando un’ultima tappa all'appariscente Wat Rong Seua Ten, o “Tempio Blu”, opera contemporanea dell’artista Putha Kabkaew ed allievo del maestro Chalermchai. Effetti psichedelici, colossali statue raffiguranti inquietanti “Yak”, i demoni buddisti, e animali mitologici quali il “Makara”, catturano l’attenzione del visitatore.
Rientro in hotel al termine delle visite.
Cena libera e pernottamento a Chiang Rai.
Colazione in hotel e check-out.
07:30 circa. Si lascerà la provincia di Chiang Rai per inoltrarsi verso sud, presto incontrando una celebre realizzazione artistica del maestro Chalermchai, il più acclamato artista contemporaneo del paese, che ripropone il messaggio buddista dei cicli vitali del Samsara in chiave moderna all’interno di una monumentale ed affascinante installazione ispirata alle forme del tempio Lanna del nord. Le sue vaste proporzioni e le fastose rifiniture ne fanno oggi uno dei luoghi più fotografati dai turisti internazionali, che conoscono questo luogo come il "tempio bianco".
Nella tarda mattinata si giungerà a Chiang Mai, l’antica capitale del regno Lanna e oggi città principale del Nord della Thailandia. Secoli or sono, al termine di un lungo periodo di meditazione, il monaco Phra Intha rientrò nella sua città di Chiang Mai portando con sé un ombrello di carta, uno tra i pochi, indispensabili oggetti concessi agli eremiti durante gli esercizi spirituali nella foresta. La comunità monastica di Chiang Mai si fece promotrice della sua produzione, spingendo gli artigiani locali a coltivare il gelso per produrre la carta. In poco tempo, il villaggio di Bo Sang alle porte della città dette vita ad una economia trasmessa di padre in figlio fino ai nostri giorni. Visita ad un moderno centro di produzione degli ombrelli di carta nonchè ad un centro artiginale della seta, altro prodotto tipico di Chiang Mai.
Pranzo in ristorante locale.
La città di Chiang Mai è adagiata su di una larga vallata delimitata ad est dall’imponente monte Doi Suthep che sale fino a 1600 mt. È qui che si salirà nel pomeriggio per raggiungere uno dei santuari più celebri e sacri dell’intero paese: il Wat Phrathat Doi Suthep, edificato a oltre 1000m. di altitudine. La leggenda racconta che il luogo della sua costruzione venne indicato dall’errare di un mitologico elefante bianco che sul suo dorso trasportava una sacra reliquia del Buddha. La reliquia venne sepolta dove oggi si trova l’imponente Chedi dorato al centro del santuario, una delle immagini religiose più ricorrenti della Thailandia.
18:00 circa, termine delle visite a trasferimento in hotel nel centro di Chiang Mai per il check in. Cena libera e pernottamento.
Prima colazione e tempo a disposizione fino al trasferimento all’aeroporto di Chiang Mai.
Aeroporto di Chiang Mai